I marmi del Partenone restano (per ora) al British Museum. No di Londra al ritorno in Grecia dopo l’uscita dall’Unione Europea.
LONDRA (INGHILTERRA) – I marmi del Partenone restano (per il momento) al British Museum. Da Londra è arrivato il secco no ad un ritorno in Grecia dopo l’uscita dall’Unione Europea. Da anni Atene ha iniziato una lunga battaglia e il Paese ellenico non ha nessuna intenzione di trascinare la disputa nei negoziati sulla Brexit.
Dall’altra parte, però, nessun passo indietro. Il Regno Unito continuerà a ribadire il proprio no al ritorno in patria dei marmi che all’inizio de XIXI secolo sono stati portati a Londra dal diplomatico Lord Elgin. A quei tempi la Grecia era sotto il dominio turco ottomano.
La lunga disputa
La lunga disputa è iniziata nel 1832 quando la Grecia è riuscita ad ottenere l’indipendenza. Il Paese ellenico ha sempre chiesto la restituzione di questi marmi ma il no da Londra è stato secco.
“Fanno parte di un patrimonio comune di tutti“, hanno detto in più di un’occasione da Downing Street. Con il portavoce del Governo di Johnson che ha chiuso la porta anche ad una (eventuale) trattativa con l’Unione Europea: “Bruxelles sta ancora completando il proprio mandato, l’accordo sulla restituzione delle opere è attualmente una bozza e non sarà discusso entro poco tempo. La posizione del Regno Unito sulle sculture del Partenone rimane invariata: sono responsabilità legale del British Museum. Argomento che non può essere discusso nell’ambito dei negoziati commerciali“.
La Grecia non demorde
Una disputa che rischia di durare ancora diversi anni. La Grecia, infatti, non ha nessuna intenzione di demordere e proverà nei prossimi mesi a riportare i marmi del Patenone ad Atene. Secondo il governo ellenico queste opere non sono state acquistate da Elgin ma rubate.
Battaglia che non dovrebbe vedere il coinvolgimento dell’Unione Europea visto che il ritorno dei marmi non è previsto nella bozza di accordo.
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